Judith Benita

I suoi bijoux, cosi preziosi, grafici , e semplicemente chic, nascono dalla sua abilità a lavorare il metallo, maestria affinata a New York dove ha lavorato per talentuosi designer come Justin Giunta di Subversive Jewelry e Wendy Nichol. Un esperienza quella newyorkese che segna profondamente Judith Benita, e la sua formazione parigina alla fucina di talenti che è la scuola d'arte applicate Duperrè a Parigi, facendole scoprire nuovi materiali, come il cuoio, ed amare la precisione minimalista. E forte dell'esperienza americana, è pero a Parigi nel 2009, a soli 23 anni, che presenta la sua prima collezione "Me, my jewel and I ", completamente realizzata a mano. Le collezioni successive , Sweet & Sour cosi come l'ultima Silk and Sour, sono una miscela di sapori diversi, di influenze etniche assaporate durante un suo viaggio in Birmania, i colori, i tessuti, i fili di seta, e il quotiano parisien, il mercatino delle pulci, i capelli intrecciati di un passante, un foulard svolazzante. Visioni di dettagli per realizzare forme quanto più pure e chiare far risaltare invece i colori, mischiando fili di seta, vinile e metalli. I bijoux di Judith hanno conquistato anche il mercato Giapponese.

Judith Benita

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